Viaggio di maturità in Interrail


L’estate post maturità è quella che ogni ragazzo sogna e aspetta con ansia, uno dei motivi per terminare il prima possibile gli esami ed essere finalmente libero. Sicuramente, tutti vogliono rendere indimenticabili quei giorni che restano prima dell’inizio del percorso universitario o lavorativo e quale modo migliore di celebrare il superamento della tanto temuta prova, se non con una valigia e un bel gruppo di amici?

Sì ok, probabilmente sedici giorni di corse forsennate per visitare il più possibile (con una media di 20km a piedi ogni giorno), quattro treni, due aerei, un numero infinito di valigie-borse-zaini-documenti-biglietti, non sono il modo ideale per riposarsi dopo settimane di studio intenso. Eppure l’Interrail è un’esperienza unica e bellissima, che si odia e si ama allo stesso tempo e che consiglio davvero a tutti, almeno una volta nella vita.

Ma entrando nel vivo del racconto, i miei dieci amici e io abbiamo avuto la geniale (e assolutamente pazza) idea di acquistare il One Country Pass dell’Interrail e visitare quattro città della Spagna: Madrid, Valencia, Sevilla, Barcelona. La scelta non è avvenuta propriamente a caso, ma nei mesi precedenti ci siamo informati sui treni disponibili e sui tempi di percorrenza e, alla fine, quello è stato l’itinerario concordato.

Ovviamente, ripensandoci a posteriori, non sono in grado di scegliere la mia città preferita tra le quattro, ognuna ha dei punti di forza e delle debolezze.
Proprio per questo, quello che segue non sarà un vero e proprio riassunto della mia vacanza (anche perché ci vorrebbero anni per raccontarla), ma un elenco di aspetti che ho notato e che potrebbero tornare utili a chi è indeciso sulla scelta della meta.


Madrid

« Y es que Madrid, rebosa literatura, poesía y música por sus cuatro costados, tanto que ella misma es un personaje literario. »

E. Hemingway
Madrid, Catedral de la Almudena

La prima tappa della nostra vacanza è appunto Madrid, città molto tranquilla, adatta ai giovani sia per il costo della vita, sia per le attrazioni diurne e notturne.
Abbiamo alloggiato al Mola Suites (in Calle de Atocha), un appartamento molto moderno e spazioso, pulizia e personale ottimi, posizione centrale.
Una particolarità era la presenza di un’area comune, che ricorda un po’ lo stile degli Ostelli, in cui venivano spesso organizzate delle piccole feste per permettere agli ospiti di conoscere altre persone.

Aspetti positivi:

  • I locali serali di tutti i tipi.
  • I musei – El Prado, Reina Sofia e Thyssen-Bornemisza (meno conosciuto, ma consigliatissimo).
  • I parchi (meravigliosi) per chi è alla ricerca di un po’ di ombra per riposarsi.
  • La distanza tra le varie attrazioni che permette di spostarsi a piedi senza troppa fatica.
  • Metro frequenti, che collegano in maniera efficiente le varie zone.
  • È una bella città tranquilla e adatta ai giovani.
  • Musei gratuiti in alcuni giorni e orari.

Aspetti negativi:

  • Musei un po’ dispersivi.
  • Nonostante sia la capitale, non ha una particolarità o caratteristica che la distingua da altre città.

Sevilla

«Clérigos, banqueros, piratas, duquesas y malandrines, los personajes y situaciones de esta novela son imaginarios, y cualquier relación con personas o hechos reales debe considerarse accidental. Todo aquí es ficticio, excepto el escenario. Nadie podría inventarse una ciudad como Sevilla »

A.P. Reverte
Sevilla, Catedral

Siviglia è forse una delle città più particolari della Spagna, racchiude in sé tutta la storia che l’ha attraversata, dalla dominazione Araba al modernissimo Metropol Parasol, passando per il Real Alcázar e la magnifica Cattedrale gotica.
In una top 5 di cosa da vedere metterei: Plaza de España, spettacolare e perfetta in ogni minimo dettaglio; la Cattedrale, indescrivibile sia internamente che esternamente, con una vista panoramica dalla torre Giralda; il Real Alcázar, in cui perdersi per ore; una passeggiata lungo il fiume Guadalquivir; infine una visita al Museo de Bellas Artes, in cui sono custodite opere di artisti più o meno conosciuti e in particolare il ritratto di Gustavo Adolfo Bécquer, poeta romantico che ha accompagnato i miei studi al liceo e a cui sono molto affezionata.

Un altro consiglio che mi sento di darvi è: ANDATE A MANGIARE ALL’ALMIRANTA TAPAS. Vicino alla Cattedrale, rapporto qualità-prezzo ottimo, personale gentilissimo, Tapas favolose.

L’ultima cosa che vi chiedo è di prendervi un pomeriggio libero e vagare per la città, lasciandovi trasportare un po’ dal cuore, scoprirete angoli nascosti che vi lasceranno senza fiato. Assicurato!

Per quanto riguarda l’alloggio, abbiamo prenotato, con The Zantral suites&apartments, due appartamenti sullo stesso piano di un edificio (in Calle San Eloy); posizione non proprio centrale, a 5 minuti dal Metropol Parasol. Come per Madrid, ambiente spazioso e moderno, personale gentile e sempre disponibile per qualsiasi richiesta, pulizia e rapporto qualità-prezzo ottima. Presenza di un terrazzino in entrambi gli appartamenti e di un tetto attrezzato con tavoli e poltroncine utilizzato come area comune.

Aspetti positivi:

  • Varietà culturale, storica ed etnica.
  • Spettacoli di Flamenco per strada.
  • Prezzi dei ristoranti/bar nella media.
  • Attrazioni turistiche non numerose e quindi la città è visitabile anche in un paio di giorni.

Aspetti negativi:

  • Più adatto a famiglie o adulti, che a gruppi di ragazzi.
  • Attrazioni turistiche a volte lontane tra loro.
  • La (rumorosissima) pulizia della strada alle 5 di mattina.

Valencia

« El arte, la historia, las instituciones civiles y sociales, las costumbres y las tradiciones, las ideas y los sentimientos, todo lo que forma el espiritu de un pueblo, queremos estudiarlo nosotros en el pasado glorioso de Valencia, y aplicarlo, si puede »

T.L. Olivares

Su Valencia mi trovo abbastanza in difficoltà. Ho opinioni contrastanti, molte aspetti e zone della città non mi sono piaciute affatto, ma altre mi hanno lasciata a bocca aperta. Sicuramente la stanchezza e il mal di gola hanno contribuito negativamente.

Abbiamo alloggiato in una appartamento molto grande, ma allo stesso tempo davvero piccolo. Arredamento vecchio, tavolo per sei persone, un solo climatizzatore nel salone, non proprio l’ideale considerando che Valencia è una delle città più calde e umide della Spagna. Direi che “discesa agli Inferi” rende perfettamente l’idea del viaggio dalla sala alle camere da letto, anch’esse molto piccole tra l’altro.
La casa si trovava in una posizione piuttosto centrale nella Valencia più antica, sull’esatto confine tra il quartiere della “movida” e quello “da evitare”, o almeno questo è ciò che ci ha riferito il nostro oste.


Valencia, Ciutat de les Arts i les Ciències

Come dicevo, raggiunta ormai la fine della prima settimana, la stanchezza iniziava a pesare. Ci siamo infatti limitati a visitare il Parc del Tùria, la Cattedrale e la Ciutat de les Arts i les Ciències con i suoi spettacolari complessi architettonici, in particolare il museo della scienza, per cui vorrei spendere un paio di parole. Credo che sia un po’ sopravvalutato, sicuramente interessante e interattivo ma, valutando il livello di qualità-prezzo, lo consiglierei solo ai veri appassionati di materie scientifiche e con un minimo di conoscenza della lingua inglese o spagnola, per poter comprendere le spiegazioni di tutti gli esperimenti. Se invece non siete grandi appassionati, ma non vi crea problemi comunque spendere un po’ di soldi, vi consiglio di passare un pomeriggio tra le varie sale, poiché sarà sicuramente un’esperienza molto divertente.

Sicuramente uno dei momenti migliori della tappa a Valencia è la giornata al mare. Se cercate una spiaggia tranquilla e chilometrica, mare limpido e acqua caldissima, Valencia è la città che fa per voi.

Al ritorno dalla nostra gita sulla costa, abbiamo attraversato tutta la zona moderna con Plaza del Ayuntamiento e la Arena de Toros e devo dire che ho rivalutato completamente la città, probabilmente se avessimo avuto un appartamento lì, mi sarei fatta tutt’altra opinione di Valencia.

Un particolare che ho apprezzato molto (essendo un’amante di qualsiasi forma d’arte) è la presenza di numerosissimi graffiti che decorano muri e porte dei negozi.

Mi sento di consigliare l’Espit Chupitos, un locale molto particolare, che ha una catena di bar sparsi per la Spagna e non solo. Non voglio spoilerare nulla, quindi fidatevi e provatelo.

Aspetti positivi:

  • La zona dell’Ayuntamiento e della Plaza de Toros.
  • La spiaggia.
  • La Paella.
  • Bellissimi i mercati al chiuso.
  • I graffiti.

Aspetti negativi:

  • La zona in cui abbiamo alloggiato.
  • I prezzi della Ciutat de les Arts i les Ciències.
  • Non sembra avere un’identità propria.

Barcelona

« Me sentí conmovido en aquella ciudad hermosa, lunática e indescifrable”, escribió »

G.G. Márquez

Ci sono posti che sono sempre stati casa. Anche se è la prima volta che li visiti sembra quasi loro già lo sappiano. Per me Barcellona è stata questo fin da subito, io me ne sono innamorata e credo che potrei tornarci altre 1000 volte senza mai stancarmi.
Barcellona è una di quelle città che o ami o odi.
È un tributo all’arte e all’architettura, uno spettacolo da vedere almeno una volta nella vita.

Barcelona, Cascada del Parc de la Ciutadella

Il nostro appartamento si trovava in Carrer de Balmes, posizione centralissima a 5 minuti da Casa Batllo e a 10 da Plaça Catalunya; molto comoda anche per la metropolitana; 45 minuti circa dalla spiaggia Barcelooneta e 20 dalla Sagrada Familia. Casa stupenda ed enorme, modernissima e con una meravigliosa vista dal quarto piano sulla strada principale.

Una paio di consigli:

  • Sfruttate la visita di città più piccole come Siviglia o Girona per strafogarvi di Tapas, sono più buone e meno costose.
  • Prenotate in anticipo tutto quello che volete visitare.
  • Nelle zone molto affollate, tenete sempre d’occhio borse e zaini.
  • Se volete andare al mare, uscite dalla città con un autobus e cercate delle spiagge meno frequentate.
  • Obbligatoria è una cena nella catena di hamburger Bacoa.
  • Molto buona è anche la Bodega Joan (ottima Sangria), rustica e con prezzi nella media e Viana, che costa un po’, ma se cercate qualità, creatività e grande simpatia del personale, questo è il posto giusto (anche qui è consigliata la prenotazione).
  • Ultimo, ma assolutamente non meno importante. Camminate con il naso all’insù, ogni edificio, monumento, palo della luce avrà un dettaglio che vi lascerà a bocca aperta.

Aspetti positivi:

  • La spettacolarità della città in tutti i suoi angoli.
  • Barri Gòtic.
  • Parc Güell (per innamorarsi ancora di più di Gaudí).
  • Sagrada Familia (prendetevi due ore buone per visitarla, noi non siamo riusciti a prenotare la salita alle torri, ma credo ne valga proprio la pena) – lasciatevi stupire e attraversare dall’arte.
  • Casa Batlló (cercate di non perdervi troppo a guardare lo schermo del cellulare che vi daranno come guida, ma al contrario godetevi appieno le “stranezze” della Casa) .
  • L’organizzazione della Metro e il Carnet da 10 viaggi, che può essere usato da più persone contemporaneamente.
  • Bar/discoteche.

Aspetti negativi:

  • Prezzi molto alti per appartamenti, musei e ristoranti/bar.
  • La lingua (spesso si innervosiscono se si tenta di parlargli in Castellano).
  • Il mare abbastanza sporco e la spiaggia affollatissima (sì, ai livelli di Gallipoli).
  • Alcuni PR un po’ invadenti.

Spero davvero che, giunti alla fine di questa lettura, vi sia venuta voglia di visitare almeno una delle città meravigliose citate e che vi siate fatti un po’ un’idea di cosa potreste trovare in ciascuna di esse e di quale potrebbe essere la più adatta a voi.

Ricordate: viaggiare liberamente libera la mente,
Eleonora.

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